In attesa delle decisioni legate ai deferimenti sul crac del Parma Fc, sono arrivati nuovi guai dalla giustizia sportiva per Pietro Leonardi, che ha ricevuto in primo grado un’inibizione di sei mesi ed un ammenda di 15mila euro dal Tribunale Federale. Il motivo è contenuto in comunicato diffuso dalla Figc. In sintesi Leonardi avrebbe “consentito al Sig. Giuliano Pesce di utilizzare la sede del Parma FC, nonché la modulistica ivi presente ed i timbri in uso alla Società, al fine di far sottoscrivere al calciatore Jan Martin Vinatzer, dietro richiesta della somma di € 15.000,00, un contratto con la Società Parma, in realtà mai perfezionato”. Leonardi, da quanto si apprende dal comunicato della Figc, si sarebbe difeso affermando di non sapere nulla in merito, e che i fatti si sarebbero svolti a sua totale insaputa. L’ex Ad del Parma aveva raggiunto un accordo con la Procura Federale per un mese di inibizione e 8mila euro di ammenda il 3 marzo 2016, ma non ha poi pagato entro i termini previsti, eccependo “la propria impossibilità a procedere, nei termini, al pagamento del dovuto, sia per non avere mai avuto notizia diretta della pubblicazione del C.U. da cui far decorrere i termini, sia perché si trovava comunque nell’impossibilità, causa il sequestro penale del proprio conto bancario, di poter procedere al suddetto pagamento“. Leonardi ha poi pagato gli 8mila euro tramite un soggetto terzo, e dunque ora oltre all’inibizione di sei mesi dovrà versare i 7mila euro rimanenti per saldare l’ammenda stabilita dal Tribunale Federale. |