Con estrema soddisfazione accogliamo la notizia apparsa nei giorni scorsi sugli organi di stampa della rinuncia definitiva al project financing che prevedeva l'abbattimento del nostro glorioso stadio Comunale. Riteniamo che essere riusciti a mettere la parola fine su un progetto estremamente speculativo come quello previsto su quell'area, tra l'altro strenuamente caldeggiato da questa vergognosa classe politica, rappresenta una straordinaria vittoria per l'intera città e per chi da sempre si batte per la tutela e la salvaguardia di un patrimonio pubblico di enorme valenza storica e sportiva. Allo stesso tempo non possiamo dimenticare l'ostracismo al quale siamo stati sottoposti da questi meschini amministratori che oggi, come se niente fosse, parlano di “coinvolgimento dei cittadini” sulle decisioni da prendere in merito al futuro di questa città, quando soltanto ieri si erano resi protagonisti di una scellerata gestione della vicenda, negando un referendum e voltando le spalle a 5000 persone che avevano chiesto di poter esprimere democraticamente la propria volontà. Ci preme sottolineare, inoltre, come questa amministrazione, continuando a coprirsi di ridicolo, abbia proposto come siti per la realizzazione del nuovo teatro, nel merito della quale preferiamo non entrare ma che non abbiamo mai osteggiato con la nostra battaglia a difesa del Comunale, gli stessi che noi avevamo indicato all'epoca del referendum, vale a dire il mercato coperto ed il vecchio teatro, allora scartati frettolosamente insieme ad altri 12 luoghi proposti, con la ferma volontà di perseguire i loro scopi e di celare volutamente all'opinione pubblica la possibilità di alternative concrete al project financing. Tuttavia, quello che desta stupore e rabbia, attualmente, è il fatto che continui ad emergere in modo palese, dalle dichiarazioni di questi “illuminati” faccendieri, la volontà di insistere a tenere in considerazione il Comunale per eventuali future cementificazioni, confermando di non aver mai abbandonato l'idea di poter finalmente sfruttare quell'area per i loro fini. Questi politicanti dimostrano, con il loro “perseverare” su posizioni opposte alla volontà popolare, di non aver tratto nessun insegnamento dalla batosta incassata con la vicenda e di aver già dimenticato che si sarebbe voluto consegnare gran parte del centro storico di Teramo ad una ditta in odor di mafia, dando il via libera ad un progetto speculativo mai visto in città, sacrificando un bene della collettività. Un bene che, a quanto pare, fa ancora gola a molti, ma che non ci stancheremo mai di difendere fino a quando non avremo raggiunto il nostro scopo che, per chi non l'avesse ancora capito, è quello di preservarne la destinazione sportiva e la funzione sociale che storicamente svolge quell'area, nel rispetto della tradizione cittadina che da sempre rappresenta. Per questo motivo torniamo a rivendicare con forza l’appartenenza del glorioso Comunale alla città ed alla sua gente. Vogliamo mettere in guardia questi politicanti e, più in generale, chiunque nutra ancora velleità di calpestare la nostra volontà sull'argomento, di rinunciare definitivamente a qualsiasi discorso si discosti da quello emerso in anni di lotte a difesa dell'orgoglio e della dignità della parte “sana” di questa città, consapevoli di farne parte assieme ai tanti che non hanno mai fatto mancare il loro appoggio a questa battaglia e ribadiamo, per l'ennesima volta, che i primi interlocutori di chi sarà chiamato a decidere le sorti del nostro glorioso Stadio saremo sempre e soltanto Noi, |