NOI I SOLITI IMBECILLI |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°86 |
Siamo noi gli imbecilli delle scritte sui muri, dei volantini che tappezzano la citta’. Siamo sempre noi quelli che non hanno rispetto del decoro, della perfezione silente di muri tutti uguali, della proprieta’ privata e di quella pubblica. Dove c’e’ un muro, per noi, e’ una pagina bianca: dove scrivere, battagliare, esaltare, ricordare. Tra i detrattori, dei nostri modi di esprimerci, ci sono quelli che credono di amare la citta’ quando il muro sotto casa loro e’ pulito, consigliamo a costoro di andare a vivere da soli, in una campagna sperduta, dove non vola neanche una mosca; qui le mosche volano, parlano, scrivono e incollano. La pacificazione sociale del silenzio, che il potere gli impone, non fa notare quelli che sono i veri decori che in questa citta’ mancano: provate a farvi un giro per Teramo con una sedia a rotelle, ad esempio, provate a vivere l’indipendenza che una comunita’ non offre alla sua parte piu’ debole: i disabili. Amano vetrine tirate a lucido, anche se dietro nascondono quintali di merda. Continuassero pure ad indignarsi, tanto non si incazzano, il massimo che riescono a fare e postare su facebook, un centinaio di “mi piace” e’ tutto a posto, il loro dovere “social” e’ compiuto. Con questo non ci scarichiamo nessuna responsabilita’, consapevoli come siamo del nostro status d’imbecilli, purtroppo non riusciamo a sciacquarci la coscienza con la loro stessa facilita’, abbiamo una retrograda visione di socialita’ e realta’, per questo continueremo a parlare, scrivere e incollare. Per questo rassegnatevi continueremo ad essere imbecilli. |
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