La domanda e’ piu’ che lecita, perche’ a questo punto piu’ di uno all’interno della societa’ pensa di avere a che fare con il nulla? Pensa che dietro quel nome con centoquattro anni di storia non ci sia una citta’? Non ci sia la passione e l’appartenza della gente? Ma andiamo con ordine, Scacchioli durante una trasmissione televisiva, nel piu’ classico dei deliri ai quali questi soggetti ultimamente si lasciano andare, con le loro faccette come il culo, parla della possibilita’ che Di Giuseppe rientri in societa’ come se parlasse di cambiarsi la camicia. Questi sono gli stessi che su Di Giuseppe hanno scaricato la colpa della combine di Savona, gli stessi che hanno giurato sulle madri i figli e i nipoti che loro non c’entravano niente, adesso tutto dimenticato, come se noi fossimo automi resettabili alle loro stronzate. Il giorno dopo il pupazzo di Campitelli, Scacchioli, ha fatto pure un comunicato, nel quale aveva intenzione di smentire qualsiasi fraintendimento, ma di fatto nelle righe dello stesso si evince che Di Giuseppe non puo’ essere ufficialmente contrattualizzato perche’ squalificato ma si interloquisce con lo stesso di organizzazione e gestione dei rapporti (!?) e si augura in futuro di tornare a collaborare con lui. Alla faccia dell’evitare i fraintendimenti, ci mancava solo un “ci manchi tanto”. Lo stesso pupazzo nella serata in cui era particolarmente ispirato, dice che “una retrocessione non e’ un dramma”, per carita’ nella vita ci sono guai peggiori, non e’ la prima e non sara’ neanche l’ultima volta che retrocediamo, ma se c’era qualcuno che a inizio stagione faceva proclami roboanti quelli erano lui, gli altri pupazzi e il capo pupazzaro, Campitelli per capirci. Loro avevano allestito una squadra per i primi posti noi ci siamo come sempre limitati alle risposte del campo, e quelle sotto gli occhi di tutti sono penose. Il vero dramma e’ avere a che fare con questa gente, con questi ominidi la cui parola non vale niente, meno di zero. Tutto questo si va ad aggiungere ad altre situazioni, che avevamo citato anche nell’ultima fanzine, dove Campitelli ha dimostrato che la sua parola non vale niente, allenatori riconfermati ed esonerati il giorno dopo. A noi di tizio, caio o sempronio non frega un cazzo ma certe cose danno il senso di quello che abbiamo sempre predicato cioe’ che le persone non vanno esaltate per i risultati che raggiungono ma perche’ quello che dicono e quello che fanno, solo questi si possono definire uomini, merce sempre piu’ rara nel mondo in generale, ancor meno in un mondo come quello del calcio dove il piu’ pulito ha la rogna. E qui entriamo in gioco noi tutti gli stupidi, si perche’ c’e’ una componente che ci rende tutti responsabili di quello che accade. Perche’ se questi signori parlano con la stessa modalita’ con la quale tiri lo sciacquone del cesso, la colpa e’ nostra. Questa e’ una citta’ apatica priva di nervo e passione, l’appartenenza poi non ne parliamo, ma noi che siamo sempre qua, che facciamo brillare il biancorosso nei nostri cuori sempre, ci dobbiamo svegliare, perche’ se questi signori vanno in giro per Teramo e nessuno gli dice A, significa che sono liberi di pensare di poter fare come gli pare, che il Teramo e’ qualcosa loro e nessuno ci puo’ metter bocca. E allora iniziamo a fargli sentire il fiato sul collo, non facciamo cascare una parola, il Teramo e’ patrimonio della sua gente, tutto passa rimaniamo noi e quelle casacche biancorosse. Accendiamo il cervello tutti, tiriamo fuori l’orgoglio e forte il grido della Est oggi piu’ che mai si faccia sentire. |