Sono state fissate per il prossimo 8, 9 e 10 maggio le udienze del processo in Cassazione per le violenze nella caserma di Bolzaneto, avvenute durante le giornate del G8 di Genova del 2001. A giudicare i 44 imputati tra poliziotti, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria e medici, i cui reati sono stati dichiarati quasi tutti prescritti dalla Corte di appello di Genova (che però ha condannato tutti al risarcimento delle vittime) sarà la quinta sezione della Corte, la stessa che si è occupata del processo Diaz. Nulla ancora si sa sulla composizione del collegio. Nel suo ricorso in Cassazione la Procura generale ha riproposto alla Suprema Corte la questione di legittimità costituzionale già sollevata per il mancato adeguamento da parte dell’Italia ai principi della Convenzione europea che sanciscono l’ imprescrittibilità di ogni reato commesso in violazione della norma che pone il divieto di trattamenti inumani e degradanti. Intanto, a oltre 11 anni dai fatti, le circa 150 parti civili del processo non sono state, neppure parzialmente, risarcite. A giugno la Cassazione ha rigettato il ricorso da parte dell’avvocatura dello Stato che aveva chiesto la sospensione dell’esecuzione della condanna al pagamento delle provvisionali (la “quota” di risarcimento danni decisa in sede penale). Ma in questi mesi, nulla comunque si è mosso, soprattutto a causa di una diatriba interna tra il Ministero della Giustizia e quello dell’Interno, entrambi chiamati come responsabili civili nel processo, su come debba essere suddiviso il pagamento delle spese. |