Medico della provincia di Avellino denuncia: "Picchiato e costretto a restare con le braccia alzate per un'ora"
Presunti abusi in caserma. Umiliato dagli agenti che lo avrebbero costretto a restare "almeno un'ora" con le spalle al muro e le braccia alzate, picchiandolo "con schiaffi e pugnbi quando, esausto, provava a sedersi".
Sotto processo per abuso d'ufficio, violenza privata e lesioni tre vigili del comando di polizia municipale di Foligno, i quali sono ritenuti responsabili dal pm Giuliano Mignini anche dei reati di ingiurie e minacce ai danni di Raffaele Sangiuolo, medico originario di Avellino refertato con 4 giorni di prognosi. La vicenda risale al giugno 2005, ma solo ora gli imputati sono interrogati dai giudici del tribunale. La Procura parla di "violazione palese di leggi e regolamenti" da parte dei vigili che "arrecavano un danno ingiusto" a Sangiuolo, il quale per sua stessa ammissione ha riferito di aver stracciato e buttato a terra la multa da 71 euro per divieto di sosta.
Il medico ha raccontato di aver chiesto ai vigili di non applicare la sanzione accessoria della decurtazione di 2 punti affermando: "71 euro non mi cambiano la vita". I vigili, sempre secondo il racconto del medico avrebbero reagito in modo arrogante e aggressivo stringendo forte il collo del medico provocandogli un ecchimosi, minacciando l'arresto per oltraggio e contestandogli anche l'imbratto di suolo pubblico. |