Vorremmo che fosse “ieri”, avremmo qualche anno in meno, avremmo te qui in mezzo a noi. Staremo ancora li’ ad ascoltare qualche strana disavventura diventare la piu’ straordinaria avventura, con quell’inconfondibile “r”. Usciresti all’improvviso, come facevi in certi pomeriggi all’Escobar, e dispensavi a tutti il tuo sorriso, improvviso come un regalo inaspettato. Chi sa cosa t’inventeresti questa volta per stupirci ancora. Chi sa come ti saresti divertito con “sua maesta’ apparenza”, la sovrana di questi tempi, tu che facevi dell’essere e della sostanza il tuo modo di vivere. Vorremmo che fosse “ieri”, per un istante solo, tornare a Imola, in quella domenica di aprile di tanti anni fa. |