Pisa-Livorno tra i lacrimogeni |
Stadi chiusi, semichiusi, semiaperti o aperti del tutto. Un ginepraio. Pisa-Livorno, oggi, si è giocata in uno stato di tensione (la gara è finita 2-1 per i padroni di casa). Il Viminale infatti aveva ordinato che il derby di serie B, 90 anni di storia alle spalle, fosse riservato soltanto agli abbonati del Pisa (così come all'andata era stato riservato solo agli abbonati del Livorno). I tifosi amaranto, circa un migliaio, hanno scortato la loro squadra verso Pisa: la polizia ha sparato tre lacrimogeni lungo la via Aurelia, per evitare che centinaia di sostenitori del Livorno si avvicinassero troppo al centro dopo avere raggiunto, soprattutto con moto e motorini, un piazzale alle porte della città della Torre Pendente. L'episodio è avvenuto intorno alle 15.30, mentre nella zona si stavano concentrando anche gruppi di tifosi nerazzurri. La polizia ha evitato che le tifoserie entrassero in contatto, anche se nei giorni scorsi c'era stato uno specie di patto di non belligeranza fra gli ultrà, di unione addirittura (SI, ADDIRITTURA... BE’ NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRE CHE QUESTE LEGGI SONO UN TOTALE FALLIMENTO: OLTRE AD INNALZARE LE TENSIONI, SI INTERVIENE CHIUDENDO GLI STADI E VIETANDO LE TRASFERTE: E’ UN FALLIMENTO CHIARO CHE POCHI HANNO IL CORAGGIO DI AMMETTERE... VUOL DIRE INCAPACITA’ TOTALE DI GARANTIRE L’ORDINE PUBBLICO SOPRATTUTTO DOPO I TANTO DECANTATI TORNELLI, BIGLIETTI NOMINATIVI E STRONZATE VARIE PIU’ UTILI A TRASFORMARE GLI STADI IN LUOGHI DI CONSUMO!!) contro il Viminale. Dopo alcuni momenti di tensione, la situazione è tornata alla normalità e i tifosi del Livorno sono tornati indietro. Scanditi cori e slogan contro il ministro Maroni. A Pisa intanto circa 500 ultrà hanno lasciato vuota - per protesta contro le limitazioni - la parte centrale della curva nord dell'Arena Garibaldi. Qualche vuoto anche in gradinata, dove c'era lo striscione "Derby stitico". Il tifo, però, non è mancato: fischiata la formazione del Livorno, annunciata dallo speaker. Il Casms, comitato di analisi del Viminale, ha deciso misure pesanti nei confronti dello storico derby, considerato particolarmente a rischio. Dal Viminale si lamenta, da tempo ormai, la scarsa collaborazione dei club. "Se ci sono rischi non si gioca, devono capire che le regole sono cambiate" (QUI E’ UNA DISPUTA DI INTERESSI ECONOMICI!! ANCHE IL DOPO-RACITI FU UN TEATRINO ALL’ITALIANA: SOSPENSIONE DEL CAMPIONATO FINO A CHE GLI STADI "NON FOSSERO A NORMA", POI DOPO UNA SETTIMANA IL CIRCO RIAPRI’... QUALCHE POTENTE DEL CALCIO SISTEMO’ GLI STADI IN DUE GIORNI(??), INGRESSO SOLO AGLI ABBONATI, INSOMMA UN’ IPOCRISIA TOTALE!! GLI INTERESSI HANNO SEMPRE SCAVALCATO LA SICUREZZA DI CUI TUTTI NE PARLANO MA IN REALTA’ A NESSUNO INTERESSA... ANZI VIENE PROPRIO STRUMENTALIZZATA DA CHI POI, PER NON FARE FIGURE DI MERDA COL RESTO DEL MONDO, NON VIETA AGLI OSPITI LA PRESENZA IN PARTITE A RISCHIO, COME DIMOSTRA ROMA-MANCHESTER DI COPPA CAMPIONI. DI FRONTE AGLI INTERESSI DELLE TV E DEL CARROZZONE CHE COL CALCIO CI MANGIA NON CONTA NIENTE. MA NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRLO, DEL RESTO "LO SPETTACOLO DEVE CONTINUARE" E TUTTI NE TRAGGONO GRANDE PROFITTO!! RESTANO DIVIETI DEGNI DI UNO STATO DI POLIZIA E DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE PUNTUALMENTI VIOLATI!!) A mio avviso bisogna fissare una riunione a fine stagione con tutte le componenti (Coni, Lega, Figc) ((COSI’ STUDIERANNO NUOVI SISTEMI PER DIVIDERE PER BENE LA TORTA)) e avere il coraggio, prima o poi, di fare giocare un derby come quello fra Pisa e Livorno a porte aperte: ci sono i tornelli, i biglietti nominativi eccetera. E' così impossibile? Anche all'interno del Viminale c'è una corrente di pensiero, minoritaria però al momento, che condivide questa linea di apertura di credito nei confronti dei tifosi. Gli altri, i "falchi", sono per chiudere. |