NON C'E' FEDE SENZA LOTTA

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IL DERBY NEGATO

 

Sono stati almeno 300 i tifosi livornesi che hanno invaso piazza Attias,a Livorno, per protestare contro il derby che li vedrà esclusi - insieme ai sostenitori pisani non abbonati - dall'ingresso all'Arena Garibaldi per la decisione del Casms (Comitato di analisi per la sicurezza nelle manifestazioni sportive del Viminale). Da piazza Attias è partito il corteo amaranto che ha raggiunto la questura di Livorno con fumogeni e cori contro il decreto Maroni. La curva labronica ha anche deciso che sabato scorterà la squadra di Acori fin dove sarà possibile. L'appuntamento è per le 12 fuori dai cancelli dell'Armando Picchi.

 

LA PROTESTA - «Da anni teniamo comportamenti che altrove se li sognano - hanno detto alcuni tifosi - eppure paghiamo più di altri. Ci hanno rubato il derby, la passione per il calcio». Intanto cresce la protesta anche a Pisa dove i tifosi nerazzurri lasceranno la curva vuota, proclamando per sabato anche lo sciopero del tifo. Contro la decisione del Viminale si sono espressi anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il presidente della Provincia Andrea Pieroni. «Rimaniamo dell'idea che si poteva cercare di realizzare un percorso diverso - ha detto Filippeschi - in grado di unire lo sport, presenza di tifosi e sicurezza. Il governo ha scelto un'altra strada e oggi la decisione è quella che conosciamo. Noi ne prendiamo atto. Come già in occasione del derby di andata io non andrò all'Arena Garibaldi e vedrò la partita in televisione (CERTE DISPOSIZIONI E' CHIARO CHE INCENTIVANO GLI AFFARI DELLE PAY-TV... TORNELLI, BIGLIETTI NOMINATIVI, DIFFICOLTA' NEL REPERIRE UN TAGLIANDO, CARO-PREZZI, DISAGI CONTINUI SCORAGGIANO LE PRESENZE ALLO STADIO A FAVORE DEL CALCIO IN TV...ALTRO CHE LE FAMIGLIE NON VANNO PIU' ALLO STADIO PER LA VIOLENZA...CERTO FA COMODO DIRE QUESTO, MA CONTI ALLA MANO...) insieme ai tifosi». Sarà assente per protesta anche il presidente Pieroni: «Resto convinto - dice - del fatto che ci fossero i margini per una soluzione opposta a quella presa per la partita d'andata e per rivedere questo provvedimento a vantaggio di tutti».