Durante i festeggiamenti per la vittoria della Spagna ai mondiali di calcio, a Barcellona la polizia sparò contro la folla e Nicola Tanno giovane studente originario di Campobasso perse un occhio. Dopo tre anni di denunce e manifestazioni un tribunale indaga due poliziotti. La sezione numero 27 del Tribunale di Barcellona ha deciso formalmente di indagare un sergente e un altro ufficiale dei Mossos d'Esquadra – la Polizia autonoma catalana – accusati di aver sparato una pallottola di gomma che l’11 luglio del 2010 colpì il giovane italiano Nicola Tanno - originario di Campobasso - e gli causò la perdita dell’occhio destro. L’impatto del proiettile, evidentemente sparato ad altezza d’uomo, causò al giovane italiano alcune fratture e un ematoma cerebrale. L’udienza a carico dei due poliziotti è stata fissata per il prossimo 4 marzo. Un risultato accolto con favore dalla associazione “Stop Balas de Goma”, di cui Tanno era già diventato all’epoca dei fatti uno degli animatori, anche se le indagini avviate dopo la presentazione di una denuncia formale e varie manifestazioni di protesta e petizioni non hanno ancora portato all’identificazione certa del poliziotto che sparò materialmente quella sera per disperdere la folla che festeggiava la vittoria della nazionale spagnola ai campionati mondiali di calcio. Il rischio è che l’apertura formale delle indagini non porti comunque a un processo e il tutto si esaurisca in una bolla di sapone. "Chiediamo che finalmente sia fatta giustizia su questo caso, ma anche sugli altri, e chiediamo che il corpo dei Mossos d'Esquadra collabori e consegni alla giustizia i responsabili di quella aggressione” scrive in un comunicato l’Associazione. Mobilitata anche nella difesa di Ester Quintana, la donna che perse un occhio, sempre a causa di una ‘bala de goma’ sparata contro i manifestanti dai Mossos il 14 novembre del 2012, a margine di una manifestazione a Barcellona nel giorno dello sciopero generale contro i tagli del governo Rajoy. “E’ inammissibile che gli stessi agenti responsabili di quelle gravi lesioni continuino ad operare indisturbati in un corpo di sicurezza pubblica” ha denunciato l’associazione. |