Le rovine del Fila sono ancora lì, ormai dal 1997, e se non fosse per l’impegno disinteressato di un gruppo di “irriducibili” l’intera area sarebbe ridotta in condizioni di degrado ancora più vergognose. Al di là delle periodiche dichiarazioni di facciata, sembra non esserci traccia alcuna della volontà politica di sbloccare la situazione delle ipoteche, sulle quali le istituzioni (in primo luogo il Comune di Torino, principale responsabile) continuano a prendere tempo e cadere in contraddizione.
Questa situazione rende fertile il terreno per manovre e proclami di vari soggetti che si candidano ad occuparsi della ricostruzione, spesso senza trasparenza.
Per non dare nemmeno l’impressione di abbassare la guardia o arrenderci, intendiamo ribadire che combatteremo per il Fila, ora e per sempre.
La nostra ferma volontà di vedere ricostruita la vera casa del Toro, non significa accettare che questa sia ricostruita senza regole ben precise e senza il totale rispetto della sacralità che l’area riveste per ogni tifoso granata.
Per questo abbiamo deciso di assumere una posizione unitaria, pubblica e chiara. Aperta alla partecipazione di tutti i tifosi Granata e cittadini che la condividano.
Ferme restando le contribuzioni degli Enti pubblici, tanto quelle già deliberate dal Comune di Torino, provenienti da privati (Bennet) e dall’escussione delle ipoteche Ergom, tanto quelle promesse da Regione e Provincia, si intendono ribadire con la massima incisività alcune considerazioni che dovranno rappresentare il filo rosso della ricostruzione.
La costituenda Fondazione Filadelfia è l’unico soggetto riconosciuto da tutti i tifosi Granata per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia, la gestione della struttura e di tutto quanto ad esso connesso.
Qualunque soggetto privato che, senza intenti speculativi o richiesta di contropartite, volesse partecipare alla ricostruzione dello Stadio Filadelfia, potrà farlo solo entrando in Fondazione in qualità di socio partecipante.
Ogni proposta di partecipazione proveniente da privati dovrà essere presentata in modo assolutamente trasparente alle Associazioni dei tifosi presenti al Tavolo per il Filadelfia. I tifosi, già da ora, non riconoscono né riconosceranno alcun eventuale accordo tra Amministrazione e soggetti terzi, di qualsiasi genere essi siano, al di fuori di quanto potrà essere presentato, discusso e votato nella sede istituzionale del Tavolo per il Filadelfia.
Qualsiasi progetto, oltre a rispettare le condizioni (paletti) già stabilite dallo Statuto della Fondazione, dovrà inderogabilmente seguire l’iter che lo Statuto stesso ha già previsto.
I firmatari e sostenitori della presente mozione, insieme alle Associazioni dei tifosi presenti al Tavolo per il Filadelfia, richiedono inoltre alla Città di Torino di ridurre gli spazi destinati ad alle aree commerciali, portandole alla superficie massima di 1500 mq di spazi di vendita aperti al pubblico, con relative dipendenze per un massimo di 750 mq, confermando quanto già stabilito dallo Statuto della Fondazione in merito alla destinazione delle stesse alle sole attività strettamente correlate al Filadelfia, al Torino e i suoi tifosi, confermando il posizionamento delle stesse soltanto sul fronte della Via Giordano Bruno. |