FRANCESCO PER SEMPRE |
TRATTO DA "NON C'E' FEDE SENZA LOTTA" N°104 |
Siamo al “posto”, prima dell’ultima partita in casa c’e’ un gruppo di ragazzi che scherza e ride. Li osservo e mi riaffiori tu mentre sali le scale della Piazzetta del Sole, con il tuo sorriso scanzonato e gli occhiali da sole, in un pre-partita di tanti anni fa siamo li’ tutti insieme e si ride si scherza. Penso ai miei vent’anni e in automatico ci sei tu, la cicatrice della mia generazione, lo strozzo di quello che doveva essere e improvvisamente non e’ stato piu’. Qualcuno diceva che a vent’anni si e’ stupidi davvero e quante balle si hanno in testa a quell’eta’ eppure si era solo noi, senza le consapevolezze dell’eta’, senza troppe cicatrici nell’anima. Mi piacerebbe tornare li’, alla piazzetta di un pre-partita di tanti anni fa, non saprei piu’ starci in mezzo a quei ventenni, ma mi basterebbe mettermi sul muretto ed osservarci. |
Hai fermato il tuo sorriso nel tempo, mentre noi invecchiamo nei visi e nell’animo. Oggi ti ricordiamo sui gradoni di questa Curva che non avresti mai immaginato possibile, se non altro perche’ impossibile era continuare a immaginarsi tutto questo senza la Curva Est. Eppure eccoci qua, cambiano i tempi, gli ambienti, ma a rimanere intatto e’ il profondo senso di appartenenza a questi colori e questa terra. Oggi dopo tanti anni sentiamo ancora il dovere di ringraziarti per il fatto di aver incrociato la tua strada alla nostra, anche per tutto quello che negli anni successivi alla tua scomparsa hai continuato a rappresentare e a cementare. A chi non ti ha conosciuto non rimane solo l’immagine di un sorriso eternamente giovane, ma la forza delle nostre voci e la velocita’ dei nostri pensieri, con essi la certezza che ogni presente e’ frutto di un passato, se questa storia ci appartiene e la sentiamo nostra, abbiamo il dovere di tramandarla e di onorarla. Per sempre. |
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