Dal carcere di Terni viene un grido di aiuto: urla negli orecchi di tutti noi. I detenuti del carcere di Terni hanno cominciato lo sciopero della fame. Maurizio Alfieri in una lettara scritta dal carcere di Terni ed inviata al circolo “Cabana” di Rovereto denuncia tutte le vessazioni che subiscono i detenuti
“Sono isolato, senza TV, senza coperta di casa e non posso usare altre per allergie e asma, la finestra chiusa a chiave, senza caloriferi, siamo peggio degli animali, avvisati i compagni/e per un presidio, radio Onda Rossa per parlare sempre di Terni e su internet, 15 giorni fa è morto impiccato un ragazzo per come ci fanno vivere. Sono ancora senza vestiario, non sono al 14 bis ma qui trattano peggio di un lager senza diritti, neanche al passeggio la domenica pazzesco…" Un abbraccio a tutti/e e V.V.B. Maurizio”.
In altre lettere Maurizio scrive di essere ancora senza vestiario, senza prodotti per l’igiene e senza TV, nonostante non sia al 14 bis, e che quello di Terni è il carcere peggiore in cui sia mai stato, dove si congela per il freddo e dove il “passeggio” consiste in 4 metri per 2. Ha anche spedito una dettagliata denuncia delle ignobili condizioni detentive e degli atti di autolesionismo da parte di prigionieri al magistrato di sorveglianza di Terni, Fabio Gianfilippi, chiedendo anche di essere trasferito. Non ha dubbi che il trasferimento a Terni sia stato una rappresaglia per il comunicato sottoscritto da 245 prigionieri di Saluzzo (dice che altre 100 firme dovevano arrivare dall’AS). Maurizio ribadisce l’importanza per lui e gli altri detenuti di Terni di un presidio sotto il carcere e di iniziative solidali a Roma e non solo. |